Carboidrati e Metabolismo

Carboidrati e Metabolismo

6 ott 2023


Titolo: Nella fase di esordio del Diabete di tipo 1

Prefazione:

Oltre alla confusione generata dall'essere ribaltati in un mondo completamente diverso e a dir poco complesso che è quello della gestione di una malattia autoimmune ancora oggi, purtroppo, poco conosciuta, spesso si fatica a comprendere a pieno il metabolismo dei carboidrati e come questi vengono metabolizzati dal nostro organismo. Ecco perché ho deciso di aprire il primo dei nostri appuntamenti settimanali proprio con questo argomento, poiché il metabolismo dei questi nutrienti è alla base della gestione della malattia.

Paragrafo 1: I Carboidrati o i glucidi sono gli zuccheri e lo scopo della loro omeostasi (cioè equilibrio) è quello di fornire al tessuto nervoso (cervello), in condizioni di mancato apporto alimentare, la quantità di glucosio sufficiente per il suo funzionamento. Il tessuto nervoso, infatti, per funzionare correttamente, è strettamente glucosio-dipendente. Ulteriore scopo dell'omeostasi glucidica è quello di immagazzinare in alcuni organi l'eccesso di sostanze energetiche, in particolare del glucosio, introdotte con gli alimenti, impedendo un eccessivo aumento della glicemia (cioè la concentrazione del glucosio nel sangue).

Paragrafo 2: Dopo una notte di digiuno, il glucosio presente nel sangue è utilizzato per la maggior parte dal cervello, in minor misura dai globuli rossi, dall'intestino e dai tessuti sensibili all'insulina, (muscolo e tessuto adiposo), che è l'ormone che permette a questi stessi tessuti di usufruire del glucosio e di immagazzinarlo al loro interno. Il fegato è in grado di immagazzinare glucosio sotto forma di glicogeno, (tante molecole di glucosio "impacchettate" tra loro) e di liberarlo sotto forma di glucosio. Il pancreas svolge un ruolo fondamentale nell'omeostasi degli zuccheri.

Paragrafo 3: La produzione di glucosio da parte del fegato, infatti, è regolata da due ormoni, l'insulina ed il glucagone. In carenza di insulina si verifica una liberazione di glucosio dal fegato nel sangue, che comporta aumento della glicemia, (iperglicemia) nel sangue stesso. In carenza di glucagone si blocca la dismissione epatica di glucosio con conseguente riduzione dello stesso nel sangue (ipoglicemia). L'utilizzazione del glucosio da parte di altri organi, chiamata periferica, inoltre, si riflette anch'essa in una riduzione della glicemia; ne consegue una riduzione dell'insulinemia (quantità di insulina in circolo), un aumento della glucagonemia (quantità di glucagone in circolo) ed un riaggiustamento del sistema attraverso un'aumentata dismissione epatica di glucosio.

Conclusione: In sintesi, ecco spiegato perché per i soggetti diabetici, in cui si ha mancata o ridotta produzione dell’insulina da parte delle cellule pancreatiche, è di vitale importanza la somministrazione di questo ormone sotto forma di iniezione sottocutanea per metabolizzare e mantenere l‘omeostasi dei glucidi.

Didascalia finale: Questo articolo è stato redatto dalla Dott.ssa Valeria Scrascia, Biologa Nutrizionista, ed è il primo di una serie di quattro appuntamenti settimanali che approfondiranno questo importante argomento.

"I collegamenti sono forniti a complemento dell'articolo redatto dalla Dott.ssa Valeria Scrascia, Biologa Nutrizionista, che rappresenta il risultato di uno sforzo significativo per fornire informazioni preziose sulla gestione del diabete."

  • Autore

    Dott.ssa Valeria Scrascia

6 ott 2023